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2016: un’altra annata quasi perfetta a Montalcino

Vigneti a Montalcino

Venendo dopo un’annata di grande successo quale la 2015, fare un confronto con la 2016 a Montalcino è affascinante. Entrambe sono eccezionali ma con personalità nettamente diverse. Se la 2015 ha portato alla produzione di un Brunello esuberante, ricco e opulento, i vini del 2016 sono probabilmente più precisi, dettagliati ed eleganti. Senza dubbio queste annate saranno per sempre confrontate, mettendo in mostra lo straordinario potenziale del Sangiovese in questa parte speciale della Toscana.

Mentre la 2016 si sta confermando come un’annata che potrebbe non essere così immediata come il 2015 ma è più complessa, classica e con un’enorme capacità di invecchiamento, entrambe le annate testimoniano le sempre maggiori capacità di gestione del delicato Sangiovese Grosso a Montalcino negli ultimi tempi, producendo vini di grande profondità e complessità.

L’annata 2016

La 2016 è un’annata fondamentale per il Brunello di Montalcino. È un’annata di purezza, così priva di ostentazione e manierismo che sarà senza dubbio il punto di riferimento con cui verranno confrontate tutte le altre annate, passate e future.

Dall’inizio alla fine la stagione di crescita non avrebbe potuto essere migliore. In alcune annate è il clima a dettare lo stile dell’annata: se l’annata è calda lo senti nell’uva, nella concentrazione zuccherina, nel sapore di frutti di bosco, nell’aggiunta di alcol e potenza che questo porta; in un’annata fresca, invece, si sentono le note balsamiche e il profumo etereo. Nel 2016, la moderazione e la clemenza del clima hanno permesso alle uve di svilupparsi in condizioni ideali, prive di qualsiasi caratteristica determinata dagli estremi. Ciò ha permesso a ciascuna delle identità territoriali di Montalcino di trasparire.

Un elemento chiave dello stile e del successo degli anni 2016 è stato il notevole abbassamento diurno della temperatura tra il giorno e la notte durante i mesi estivi. Ciò ha assicurato una lunga e lenta maturazione delle uve, fondamentale sia per gli aromi che per lo sviluppo dei tannini, conferendo al vino alti livelli di freschezza e acidità nonostante la maturazione, ottimo segno di longevità.

Il Brunello di Montalcino 2016

Come visto, il 2015 a Montalcino ha prodotto vini che erano un prodotto degli estremi dell’annata. Il calore ha portato una fantastica maturità al frutto, una ricchezza e un’opulenza al palato e tannini generalmente più rotondi. Il 2016 in confronto è meno avanti e più serio. I vini sono estremamente eleganti, più complessi, più eterei. Possiamo descrivere gli anni 2015 come vini orizzontali e i 2016 come vini verticali. Mentre i 2015 potrebbero essere più accessibili e il loro fascino più immediato, i 2016 non hanno l’esuberanza e il calore, ma offrono invece sensazioni floreali complesse, una struttura più stretta e lineare e una freschezza seducente che caratterizza magnificamente l’annata.
Quindi, il 2016 è un Brunello di Montalcino di nerbo ed energia, con tanta frutta fresca e una spina dorsale acida ben presente. Il risultato è un vino fresco ed elegante con una struttura decisa.

La selezione di Gino Frutta&Bistrot

Podere Giodo: il vero fuoriclasse dell’annata 2016, premiato dalla critina nazionale e internazionale unanime. Al Brunello sono destinati solo i grappoli perfetti di Sangiovese del Podere Giodo della famiglia Ferrini. La lunga maturazione di due anni e mezzo avviene in piccoli legni francesi da 700 litri, seguiti da 18 mesi di affinamento in bottiglia, periodo essenziale per raggiungere eleganza, equilibrio e spessore. All’assaggio il Brunello presenta grande classe, è vino complesso, profondo, intrigante, intenso ma senza opulenza, morbido e di straordinaria persistenza.

La Fiorita: prodotto in Loc. Castelnuovo dell’Abate, su tre vigneti dai 220 ai 360 metri s.l.m. a conduzione biologica. L’elegante 2016 vanta un bel bouquet di profumi di frutta pura, dalle fragoline di bosco alle ciliegie. Di medio corpo, al palato i frutti rossi e neri sono avvolti da sentori di agrumi e fiori. I tannini sono dolci e sfumati, mentre il vino dimostra un sacco di energia che si potrà godere a medio termine.

Livio Sassetti: La famiglia Sassetti produce vino a Montalcino da oltre tre generazioni. Il Podere Pertimali ed i suoi 16 ettari di vigneto si trovano nella zona di Montosoli, a nord di Montalcino, area particolarmente vocata per la coltivazione del Sangiovese Grosso. Fedele agli insegnamenti della sua famiglia Livio ha nel tempo, rinnovato ed ampliato i vigneti, conservando il patrimonio genetico dei vecchi vitigni esistenti e preservandone le caratteristiche primigenie. Il Brunello 2016 ha un colore rosso rubino intenso con aromi di frutta rossa matura e spezie. Molto elegante e strutturato con una buona acidità e con piacevoli e morbidi tannini.

Castiglion del Bosco: Il Brunello di Castiglion del Bosco nasce dall’unicità del vigneto Capanna, situato a nord-ovest di Montalcino. Le caratteristiche peculiari di questo vigneto, quali l’isolamento naturale, l’altitudine e il suolo, caratterizzato principalmente dalla presenza di scisti argillosi, trasferisce raffinata eleganza e grande personalità a questo prezioso vino. L’annata particolarmente fresca ha regalato a questo Brunello una vibrazione acida di grande profondità, che accompagna sontuosamente piatti di forte intensità gustativa e consistenza.