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“Solita” zuppa, diverso vino?

Zuppa

Qualche giorno fa, su Repubblica è stato pubblicato un gustoso articolo di Carlin Petrini, il fondatore di Slow Food, dedicato alle diverse zuppe che la cucina regionale italiana propone.

Ad ogni regione le sue zuppe

La zuppa, come scrive Petrini, è un piatto che unisce l’Italia, poiché ogni regione ha la sua zuppa. Se, in passato, era considerata cibo per poveri, “oggi la zuppa si è ripresa la sua rivincita, diventando un piatto simbolo legato a un regime alimentare salutare ed è ricomparsa prepotentemente nei menù di molti ristoranti”, tra cui il nostro Bistrot.

Rispetto alle minestre, le zuppe sono più dense e, solitamente, non prevedono l’aggiunta di pasta o di riso, ma vengono piuttosto accompagnate con fette o dadolate di pane, come la ribollita, o con cereali. Ecco quindi zuppe con salsicce e costine tipiche del Nord, le molte versioni della pasta e fagioli, le zuppe di pane e cavolo nero, con legumi secchi o cereali (cicerchie, farro, ceci, fave, lenticchie, fagioli, orzo), fino ai pancotti.

Le zuppe, ci racconta Petrini, sono economiche e anti-spreco (permettendo di sfruttare verdure non più appetitose crude o loro parti che viceversa verrebbero scartate), gustose e fantasiose, nutritive (sono fonte di fibre e minerali e, se si aggiungono i legumi, anche di proteine), leggere (se non le arricchiamo di condimenti o di carne di maiale!), fanno bene alla salute e sono idratanti (fornendo un buon apporto di liquidi).

Zuppa e vino

Ma, soprattutto, le zuppe si sposano molto bene al vino (non solo, come facevano molti anziani, perché le ravvivavano aggiungendovi un goccio di vino). Ecco alcuni nostri suggerimenti di vini perfetti per accompagnare diverse ricette di zuppe.

Vini che, naturalmente, potete trovare nella nostra Enoteca o sul sito E-commerce di Gino Frutta&Bistrot