Roagna vuol dire finezza

I vini di Roagna rappresentano la massima finezza del nebbiolo a Barolo e Barbaresco.

La famiglia Roagna ha messo radici a Barbaresco molti secoli fa, prima ancora che i vini Barbaresco e Barolo possedessero le attuali caratteristiche. E’ proprietaria di 20 ettari di terra, di cui 12 vitati; la parte restante dei terreni è destinata a bosco. Luca Roagna rappresenta l’ultima generazione a lavorare in questa storica azienda vinicola, insieme al geniale padre Alfredo. I vigneti storici di proprietà si estendono nella zona di produzione del Barbaresco e del Barolo

La chiave per comprendere il vino di Roagna è la loro insistenza su vigneti biodiversi, grazie a selezioni massali, e ceppi vecchi (fino a 100 anni nel caso di Castiglione Falletto). Dalle piante non si raccoglie l’uva prima dei 15 anni di età (le viti più vecchie impostano le proprie rese in modo naturale). Le vendemmie tendono ad essere più protratte rispetto alle vicine, mentre le macerazioni in grandi botti coniche di rovere francese superano anche la norma, durando da uno a due mesi, ottenendo tannini più fini e la massima estrazione. L’utilizzo di anidride solforosa è minimo, applicato ad intervalli regolari.

Il Manifesto Roagna

Il “manifesto Roagna” prevede dieci punti che racchiudono l’essenza di come la famiglia interpreta la viticoltura e il vino:
#01 Vigne vecchie e vigneti storici
#02 Selezione massale -no cloni- fatta per cru
#03 Biodiversità, No erbicidi, pesticidi e fertilizzanti
#04 Vendemmia a maturazione fisiologica
#05 Pied de cuve con lieviti indigeni
#06 Lunga maturazione in botti di rovere
#07 Imbottigliamento con poca solforosa, senza filtrazioni e chiarifiche
#08 Macerazione lunga a cappello sommerso
#09 Artigiani
#10 Purezza olfattiva e gustativa (terroir) senza note di rovere tostato

I vini

Lo stile dei vini dell’azienda è stato tramandato con cura attraverso tutte e cinque le generazioni della famiglia Roagna, con i vini realizzati in un modo molto tradizionale e classico. Sono vini profondi, complessi e strutturati, fatti per evolvere e premiare chi ha saputo attenderne l’invecchiamento.

La gamma dei vini è dominata da tre cru di Barbaresco: Paje, Crichet Paje e Paje Riserva; la differenza è l’esposizione e l’età della vite. Senza paura di innovare, dal 1982 Roagna offre anche un ingegnoso blend non vintage, vino da tavola di Nebbiolo chiamato ‘Opera Prima’ e dal 1988 un blend di Chardonnay/Nebbiolo, un bianco minerale chiamato ‘Solea’. Produce anche un Langhe Rosso da “viti di Nebbiolo più giovani” che, nel caso di Luca, hanno meno di 25 anni, poco giovani per gli standard di altri produttori, oltre a un Dolcetto gustoso e dal sapore intenso.

Dalle colline del Barolo proviene il loro cru Pira, mentre più recentemente (dal ’93) nasce la prima Vigna Rionda di Serralunga d’Alba.

La produzione è piccola: il potenziale di 120.000 bottiglie in realtà è ridotto a una media di 70.000 bottiglie all’anno. Venite a scoprire le etichette che Gino Frutta&Bistrot ha selezionato per voi nel nostro e-commerce.