SPEDIZIONI VELOCI in 24 ore dall'ordine - CONSEGNA GRATUITA per ordini sopra 69 €
Marketplace Vini

Castello di Ama, dove la storia del vino incontra la contemporaneità dell’arte

Castello di Ama

Quello di Ama è uno dei borghi del Chianti Classico dove la storia e la produzione del vino si perde nella notte dei tempi. L’origine etrusca, infatti, certifica la presenza di un borgo fortificato in epoca preromana. E ancor oggi Ama è uno dei luoghi chiave del territorio chiantigiano, con un’azienda che è da decenni reputata come tra le migliori del Chianti Classico.

La storia

Durante il Sacro Romano Impero Ama entra a far parte dei possedimenti della famiglia Firidolfi. Il Castello viene probabilmente distrutto nel XV° secolo durante le invasioni aragonesi in territorio chiantigiano. Agli inizi del ‘700 sulle rovine del Castello vengono edificate nuove dimore, usando le stesse pietre. Nascono così alcune ville, due delle quali oggi sono patrimonio aziendale.

Di quel tempo è un documento (il Trattato sul Governo di Toscana del luglio 1773) da parte del Granduca Pietro Leopoldo di Lorena che, quale Governatore della Toscana, esalta l’alta vocazione dei terreni collinari. Pietro Leopoldo così scrisse: “Amma ove vi è le case Pianigiani, Montigiani e Ricucci che sono le più forti di tutto il Chianti… coltivano bene, comprano e sono situati nel miglior luogo del Chianti per i vini”.

Nel 1982 la gestione della proprietà è stata affidata a Marco Pallanti, giovane agronomo emergente poi diventato uno dei viticoltori più rispettati della Toscana (insignito del titolo di Enologo dell’anno nel 2003 dalla Guida dei Vini Gambero Rosso). Marco ha avviato un progetto di ricerca decennale per determinare le caratteristiche viticole del sito. Sotto la sua direzione il vigneto è stato suddiviso in singoli blocchi omogenei in base ai terreni e all’esposizione. L’obiettivo era quello di identificare i vari microterroir garantendo una maturazione uniforme e una qualità ottimale per ogni varietà.

Nel 1988 le redini della tenuta furono assunte da Lorenza Sebasti, giovane figlia di uno dei proprietari. Lei e Marco si sono sposati negli anni ’90, condividendo con identica passione un lavoro improntato alla ricerca dell’alta qualità che dura da 40 anni.

Una curiosità: sull’etichetta dei vini e come simbolo del Castello di Ama, campeggia, stilizzato e graficizzato, il cavaliere Guidoriccio da Fogliano dipinto nell’affresco del Palazzo Pubblico di Siena intorno al 1330 da Simone Martini.

Ama come luogo d’arte

Nel 1999, per la passione di Lorenza Sebasti e Marco Pallanti, venne inaugurato il progetto “Castello di Ama per l’Arte Contemporanea”, che ha portato a ospitare artisti provenienti da tutto il mondo. Ama è infatti un luogo in grado anche di parlare al cuore degli artisti, toccare la loro sensibilità e aprire gli orizzonti della conoscenza, cercando di riconnettere il passato con il futuro.

I vigneti e la produzione

L’azienda dispone di una superficie a vigneto di circa 75 ettari, situati intorno all’antico borgo di Ama. Le vigne sono situate ad un’altitudine compresa tra i 420 metri e 527 metri s.l.m in un raggio che la toponomastica del luogo chiama da sempre con i tradizionali nomi di: Bellavista, San Lorenzo, La Casuccia e Montebuoni. Ogni anno vengono prodotte in media circa 320.000 bottiglie di vini suddivise tra le etichette di Chianti Classico e IGT.

Il vigneto San Lorenzo

La splendida vallata di fronte alla ville settecentesche prende il nome dalla chiesetta quattrocentesca situata al centro del paese di Ama. Il Vigneto San Lorenzo fu acquisito dalla proprietà nel 1972. Tra il 1982 ed il 1990 ha prodotto il cru omonimo ed oggi è il nucleo centrale del Sangiovese che origina la Gran Selezione Castello di Ama San Lorenzo. La superficie totale è di ha 16,5 con una esposizione verso E/SE. Il terreno è calcareo con una discreta presenza di scisti argillosi.

Il vigneto Bellavista

La splendida vallata che si apre davanti agli occhi di chi giunge ad Ama è chiamata Bellavista e dalla Vendemmia 1978 origina l’omonima selezione di vigneto. Si estende su un terreno sassoso, prevalentemente argillo-calcareo, per una superficie totale ha 22,5 con esposizione S/SW.

La Gran Selezione di Chianti Classico Castello di Ama Vigneto Bellavista è tra le più antiche del Chianti Classico è prodotta dal 1978 con uve Sangiovese (80% circa) con il complemento della Malvasia Nera. Pochissime bottiglie e soltanto in annate straordinarie. Vino potente e mascolino seppur straordinariamente armonico ed elegante. Accresce con il trascorrere del tempo la propria complessità. Di grande longevità.

L’Apparita

Capostipite dei Merlot toscani in purezza L’Apparita è divenuto fin dal 1985, anno del suo esordio, un importante vino culto. La vigna antistante alla cantina è detta “L’Apparita” perché alla sua sommità appare in lontananza la torre del Palazzo Comunale di Siena. Il vigneto del 1978, allevato a Lira Aperta, si estende per circa 2,5 ettari a un’altitudine di circa 501 m.s.l.m., con un orientamento dei filari in direzione N/S.

Il vino è ottenuto attraverso un accurato lavoro artigianale ed è sempre stato prodotto (a esclusione delle annate 2002 e del 2012) in un numero limitatissimo di bottiglie. L’altitudine della vigna e la natura argillo-calcarea del terreno, conferiscono al vino freschezza ed eleganza che unitamente alla potenza, all’armonia e alla lunghissima capacità d’invecchiamento, hanno fatto di questo cru del Castello di Ama un indiscusso gioiello dell’enologia mondiale. Il primo vino chiantigiano a ricevere gli ambiti 100/100 della rivista Wine Advocate di Robert Parker!

La Casuccia

A circa due chilometri dall’abitato di Ama, in direzione nord, colpisce lo splendido terrazzamento con “muri a secco” del Vigneto La Casuccia. Tale sistemazione è stata ricercata al fine di orientare in perfetta direzione N/S i filari di Sangiovese. Il terreno ha un carattere argilloso caratterizzato da una consistente presenza di scheletro. La superficie totale è di ha 16,1.

La Gran Selezione di Chianti Classico Castello di Ama Vigneto La Casuccia è prodotta dal 1985 con uve Sangiovese (85% circa) con il complemento del Merlot, in pochissime bottiglie e soltanto nelle annate straordinarie. Vino intenso, con un olfatto complesso e profondo. Sentori di piccoli frutti rossi, note di tabacco, liquirizia e menta. Superbo per ricchezza ed eleganza. Di notevole longevità.

Il vigneto Montebuoni

Situato sulle pendici della collina parallela al vigneto Bellavista, prende il nome dal piccolo paesino che ivi si affaccia. Acquisito e reimpiantato dal Castello di Ama nel 1997. La superficie vitata ammonta a ha 14,7 ed ha una magnifica esposizione a S/SW ad una altitudine media tra i 420 ed i 508 metri. La composizione del terreno è abbastanza varia: ricco in argilla nelle parti più basse e fortemente calcareo e sassoso nelle pendici più alte.

È l’ossessiva dedizione alla qualità sia in vigna che in cantina che ha reso Castello di Ama non solo uno dei più grandi produttori di vino della Toscana, ma tra le migliori cantine del mondo. I vini di Castello di Ama non potevano quindi mancare nell’enoteca e sul portale e-commerce di Gino Frutta&Bistrot.