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Bollicine per tutti i gusti: 3 frizzanti tipologie tutte da scoprire

frizzanti

L’estate è il momento giusto per scoprire alcune alternative agli spumanti metodo classico (Champagne, Franciacorta, TrentoDoc…) o charmat (Prosecco e Asti su tutti). Perché la produzione di bollicine ha una gamma di metodi di produzione in continua evoluzione o, addirittura, di recupero di tecniche che sanno prescindere dalla moderna tecnologia, offrendo bottiglie tutte da conoscere!
Sono 3 in particolare le tipologie di bollicine in pieno fermento, sia perché molti produttori, soprattutto piccoli e artigianali, le stanno proponendo, sia perché stanno conquistando i consumatori, con la loro immediatezza, la diversità e, perché no, anche con un packaging spesso vistoso e allegro.
Avrete letto, sentito parlare, incrociato le etichette di vini chiamati Pet-Nat, Colfondo, Metodo Ancestrale, Rifermentato, Frizzante naturale… Spesso sono usate come sinonimo, quindi vediamo quali sono le loro caratteristiche.

I Rifermentati
Esistono varie tecniche per far rifermentare un vino: la più semplice è aggiungere zucchero e lieviti. C’è chi aggiunge il mosto fresco della vendemmia successiva (tenendo quindi la base ferma un anno), chi riesce a congelare il mosto e usarlo all’occorrenza, chi aggiunge mosto di uva passita o surmatura, ricca di zuccheri. In diverse zone, infatti, è tradizione raccogliere i grappoli e metterli ad appassire nei granai o in celle frigorifere per produrre successivamente vini dolci o liquorosi. Questo mosto ricco di zuccheri e lieviti è il giusto innesco per far rifermentare il vino secco e provocare una seconda fermentazione, svolta in bottiglia, dove si formerà l’anidride carbonica responsabile delle bollicine. In alcuni casi (Colfondo o Sur Lie), dopo la permanenza sui lieviti il vino sarà pronto per essere consumato con la tradizionale velatura; viceversa verrà sboccato, ricolmato e poi tappato.

Pet-Nat (o Petnat)
Il termine nasce dalla fusione di due parole francesi, Pétillant e Naturelle, e indica una tipologia di frizzante naturale nata in Francia e ora diffusa in tutto il mondo. Spesso questi vini vengono indicati come “Orange wine con le bolle”, perché qualche produttore si è spinto avanti con la macerazione delle uve, che forniscono il tipico colore ambrato. Il Pet-Nat nasce da una tecnica che prevede, mentre sta ancora avvenendo la fermentazione alcolica, l’imbottigliamento di una parte di mosto e una di vino già secco. La fermentazione continuerà nella bottiglia fino a consumare tutto lo zucchero e sviluppando l’Anidride Carbonica responsabile delle bollicine.

Il vino Ancestrale
Non esiste in realtà una vera definizione condivisa su cosa sia un vino “Ancestrale”. In genere si intende un vino che presenta nella bottiglia un sedimento dei lieviti. Termine che fa rientrare nella categoria anche tutti i vini Colfondo o Sur Lie, come il Prosecco tradizionale che si produceva una volta partendo da un vino che aveva ancora un residuo zuccherino e che rifermentava in primavera producendo le bollicine. Sostanzialmente, il metodo ancestrale (usato spesso anche in Emilia per produrre il Lambrusco, soprattutto di Sorbara), partendo da una produzione artigianale dove l’intervento dell’uomo è minimo, porta a far rifermentare il vino in bottiglia o, in alcuni casi, in autoclave, per arrivare a un vino fermo, in cui tutto lo zucchero sia svolto in alcool, cui aggiungere zuccheri e lieviti per innescare una seconda fermentazione.

In generale, il sapore di questi vini è fresco e fruttato e le bollicine sono più grandi rispetto ai vini prodotti con altri metodi quale soprattutto il metodo classico. Ma forniscono una beva spensierata, osiamo definirla “dissentante”.

Ecco qualche suggerimento che trovate sul nostro e-commerce, oppure venite a provarli al nostro Bistrot!

  • Cascina Baricci “Jonny Gambato” è ottenuto dalla vinificazione in bianco di uve Pinot Nero e vitigni a bacca bianca prodotti in Piemonte a Neviglie. È un vino fresco, estivo e di facile beva. Si abbina ottimamente a crudo di pesce , fritture di mare e di lago e grandioso su una pizza napoletana!
  • Oioi è stata un idea nata da Cipriano Barsanti, per gli amici ”il Cipo” e il suo socio Samuele che gestiscono l’azienda Camigliano sulle colline lucchesi. È prodotto da una singola vigna di Chardonnay e imbottigliato dopo la prima fermentazione. Si abbina a salumi della nostra tradizione e a formaggi freschi ma soprattutto ad una buona compagnia.
  • Biso di Tenuta la Ca’ è un rifermentato rosato da uva corvinone. Vino di facilissima beva e grande freschezza, esprime un naso floreale e agrumato che precede un palato profondamente minerale al pompelmo e lampone. Un vino da tutte le occasioni e si abbina perfettamente su tartar di mare e tempure.
  • Fattoria Sardi Pet Nat nasce da uva trebbiano coltivate a regime biologico sulle colline lucchesi. È un vino fresco, sapido e genuino ed è adatto per un aperitivo oppure per un pranzo o una cena con pietanze che possono variare dal pesce alle verdure.