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Il pioniere dello Champagne biologico: Georges Laval

Champagne Georges Laval

Mio padre mi diceva: “Non fare questo lavoro, morirai di fame!” – Non l’ho ascoltato. 

Così scherza Vincent Laval, ricordando quando fare vino era considerato un mestiere da abbandonare, anche nella Champagne. Eppure ha seguito le orme del padre Georges a modo suo! Il compito che si è dato è preservare il carattere specifico di ogni appezzamento, accompagnare la vinificazione, per trovare finalmente la sua espressione in ogni bottiglia. 

Nel cuore di una regione vinicola di fama mondiale, dove le maison storiche si affiancano alle tenute famigliari, questa piccola azienda da diversi anni ha suscitato la curiosità della critica enologica e dei collezionisti. Qui si producono quantità lillipuziane di precisi Champagne che rispecchiano il loro terroir, lavorati senza artifici né in vigna né in cantina. Purezza, complessità e persistenza sono le caratteristiche che aspettano di essere gustate. 

Ancora giovane, Georges Laval apprende da un rapporto del comandante Cousteau che i pesticidi si trovano nel ghiaccio artico, un luogo dove ovviamente non ci sono colture da curare! Si documenta e arriva alla decisione di produrre il suo Champagne in modo biologico. Nel 1971 la scelta fu coraggiosa! Georges ha così deciso di perseguire ciò che ritiene essenziale: l’agricoltura biologica; il rispetto per l’ambiente di vita, la conservazione degli aromi e dei sapori originali dei terroir e la produzione di grandi Champagne. 

Le vigne di Georges Laval
Le vigne di Georges Laval

L’azienda Georges Laval è membro storico dell’Associazione degli Champagne Biologici (ACB). Promuovere la viticoltura biologica in Champagne, migliorare le pratiche (attrezzature, fitoterapia, omeopatia, ecc.), difendere la denominazione “biologico” fanno parte del ruolo di questa associazione, che pian piano sta convincendo altri viticoltori della validità di questo approccio. Nel corso degli anni, da meno di una dozzina sono divenuti ormai oltre 120 i produttori di Champagne che elaborano il vino in modo naturale e artigianale. 

Il lavoro manuale è ovviamente privilegiato. Sono escluse tutte le tecniche e i prodotti che possono presentare un rischio per l’ambiente e la salute pubblica o alterare la qualità del vino. L’azienda, oggi gestita dal figlio Vincent, è rimasta piccola: tre persone lavorano i 2,5 ettari di proprietà ed 1 in affitto e movimentano poco più di 10.000 bottiglie prodotte, con rese molto basse rispetto alla media della zona (92 ettolitri a ettaro). 

Bottiglie che sono il sogno di pochi appassionati nel mondo e che Gino Frutta&Bistrot è riuscito ad avere nel suo assortimento! Sul nostro sito e-commerce vi proponiamo così 4 diverse referenze in un numero limitato di bottiglie. 

Cumières: il Brut Nature Cumières nasce proprio nel territorio di Cumière, premier cru della Vallèe della Marne. Le sue vigne sono su terreni calcari e gessosi e coltivate a regime biologico dal 1971. Questa etichetta è frutto delle più antiche tradizioni di questo territorio. Chardonnay, Pinot nero e Pinot meunier affinati almeno 24 mesi sui lieviti rendono questo champagne teso e armonioso. 

Garennes: ultimo nato in casa Laval, in questo Extra Brut predomina la percentuale di Pinot meunier e per una piccola parte da Chardonnay e Pinot nero con l’aggiunta di Vin de Reserve di Cumières dal 2013 al  2016. Affinamento in botte e dal bassissimo dosaggio rende questo champagne pieno ed energico. 

Les Chènes 2016: questo Champagne nature è prodotto solo con uve Chardonnay di una singola vendemmia e del lieux-dit “les chènes”. È prodotto solo nelle migliori annate e matura circa 10 mesi in botte a almeno 4 anni in bottiglia. Grandissimo champagne! 

Les Haute Chèvres 2015: prodotto con le migliori uve Pinot nero da vigne vecchie e solo nelle migliori annate, questo Champagne matura 10 mesi in legno e almeno 4 anni di bottiglia. Uno dei migliori Champagne nature mai assaggiati!