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Bruno Paillard: uno Champagne di stile

Gli Champagne di Bruno Paillard

Bruno Paillard è una casa indipendente a conduzione familiare i cui eccezionali vigneti si trovano nel cuore della regione dello Champagne. I vini hanno uno stile molto personale caratterizzato da rigorosi controlli di qualità in ogni fase del processo.

La Maison è nata dal desiderio del suo fondatore di creare uno champagne molto differente dagli altri, molto puro. Un grande Champagne secondo Bruno Paillard è prima di tutto un vino di assemblaggio: anzitutto dei cru, delle uve, ma anche dei millesimi. Sempre con questa volontà di cogliere la quintessenza della finezza e dell’eleganza che può offrire la Champagne quando è servita amorevolmente.

Lo stile Paillard

Questo stile molto personale è l’unione dell’eleganza e della complessità: si traduce in un’effervescenza leggera e cremosa, una purezza straordinaria, una mineralità autentica e una vinosità setosa.

L’effervescenza deve essere presente, ma non aggressiva. La grana delle bollicine è molto fine, quasi microscopica. Questa apporta al naso del degustatore gli aromi del vino e al suo palato una consistenza vellutata, quasi cremosa.

Il colore dei vini deve essere assolutamente naturale. È brillante: oro verde per i blanc de blancs, dorato per la Première Cuvée, oro ramato – petalo di rose antiche – per il Rosé. Sarà più profondo per i millesimati, quasi ambrato dopo qualche decennio.

Gli aromi devono essere molto puri: sfumature di agrumi, mandorle per gli chardonnay, piccoli frutti rossi per i pinot noir, frutti esotici per i meunier. L’utilizzo esclusivo della prima spremitura (i primi 50 cl di succo di ciascun kg di uva) permette di estrarre gli aromi più naturali.

La freschezza deve essere percettibile senza essere dominante. Essa si avvale dell’acidità del vino e ciononostante il vino non risulta acido. Il «dosaggio» in zucchero è ridotto al minimo. Risultato: lo Champagne di Paillard ha un freschezza straordinaria ed autentica.

La complessità è l’opposto della pesantezza: essa è l’alleate dell’eleganza contrariamente a quello che si pensa a volte. Si esprime con la purezza nell’equilibrio e nella profondità dei vini. La complessità prospera con l’età.

Come nascono gli Champagne di Bruno Paillard

La Maison persegue una viticoltura è lenta e sostenibile; utilizza solo la prima spremitura di Chardonnay, Pinot Meunier e Pinot Nero, e ogni cru viene prodotto separatamente in botti di rovere o vasche di acciaio inox. Non solo, ma i vini di riserva vengono assemblati per ottenere un “dosaggio” extra brut e i vini vengono invecchiati da due a quattro volte più a lungo del minimo richiesto dalla denominazione.

La casa, sin dagli anni ’80, è stata la prima ad indicare la data di sboccatura sulle proprie bottiglie in modo che i clienti possano scegliere quando degustare lo Champagne Bruno Paillard. La Premiere Cuvée, Rosé, Blanc de Blancs Grand Cru, “Nec Plus Ultra” e la collezione di vecchie annate sono disponibili presso enoteche indipendenti come Gino Frutta&Bistrot e vengono serviti nei migliori ristoranti del mondo.

Le etichette

Siamo molto felici di proporre l’intera gamma degli Champagne di Bruno Paillard, che potete acquistare sul nostro e-commerce o presso l’enoteca di Gino Frutta&Bistrot. Qui presentiamo tre prodotti che sono un po’ l’emblema della Maison, Champagne per occasioni diverse ma accomunati dalla stessa chiara ricerca ed espressione dello stile aziendale.

Lo Champagne Premiere Cuvèe Brut è un’interpretazione molto personale dell’intera regione, attraverso una selezione di 35 dei 320 cru della Champagne. Esso è un portabandiera della Maison. Di sola prima qualità, deve attraversare, restando fedele ad essa stessa, le annate buone come le annate infelici. Extra brut molto poco dosato in zucchero, meno di 6 g/l; uno champagne molto puro, molto autentico.

Gli Champagne millesimati interpretati da Bruno Paillard esprimono la quintessenza di una sola annata. Solo le grandi annate sono chiamate a divenire ambasciatrici del passato. L’assemblaggio dei vitigni e dei cru di ogni millesimo varia in funzione delle sue ricchezze e particolarità. Il Blanc de Blancs 2012 vede l’unione delle sole uve di vigneti classificati Grand Cru dei villaggi di Oger (1/3) e Le-Mesnil (2/3). Uno Champagne che, dopo il tiraggio, riposa 8 anni sui lieviti, ha un dosaggio di soli 3 g/l e, da non trascurare, riposa ancora un anno e mezzo dopo la sboccatura.

La Cuvée N.P.U.– «Nec Plus Ultra», è nata dalla volontà di produrre, a prescindere da costi e restrizioni, il più grande vino di Champagne possibile. Per questo, Bruno Paillard ha compiuto le scelte più estreme in tutti gli stadi della sua elaborazione. Innanzitutto ci vuole una grandissima annata quale la 2002: un millesimo ampiamente celebrato, un’annata relativamente secca e calda ma di un calore senza eccessi che ha permesso all’uva di maturare con una progressione costante. Delle belle giornate hanno accompagnato la vendemmia durante tutta la sua durata ma, soprattutto, le notti fresche hanno regalato un’escursione termica fondamentale per la maturità e la buona salute dei grappoli. Il raccolto poco abbondante ha donato un’uva concentrata e aromatica (50% chardonnay e 50% pinot noir), che da subito ha permesso di intravedere la grandezza di questa annata, intensa, con una mineralità cristallina. Uno Champagne che ha atteso in cantina 15 anni prima di iniziare ad essere immesso in commercio e che ha una lunga vita davanti a se’.